Prendersi cura di un anziano affetto da demenza senile è un problema comune che riguarda moltissime famiglie. Si tratta di un impegno che comporta un grande dispendio, non solo in termini di energia, ma anche e soprattutto in termini emotivi. Trattare con una persona anziana con demenza dunque non è semplice e la possibilità che ci si possa trovare coinvolti in una situazione stressante ed emotivamente alienante non è affatto raro.
Ed è proprio qui che entra in gioco gruppo Badaben. Grazie alla sua decennale esperienza nell’assistenza familiare, ti fornirà tutto il supporto di cui avrai bisogno. Non solo personale qualificato, ma anche sostegno nelle fasi più delicate dell’assunzione della badante e nella gestione del rapporto di lavoro. In questo modo ciò che ti resterà da fare sarà dedicarti in tutta serenità alla cura dei tuoi cari e lasciare a noi il resto.
Alcuni pratici consigli su come gestire un anziano con demenza senile
Foto da pxhere
La prima cosa che dobbiamo tenere a mente quando ci troviamo davanti ad un anziano affetto da demenza senile, è che non si tratta di una sola malattia, ma di tutta una serie di condizioni che arrivano nel corso della vecchiaia e che comportano per il soggetto la perdita graduale di tutta una serie di funzioni considerate “basilari” come ad esempio il riconoscere il volto delle persone, l’orientamento in un determinato spazio o ancora la comprensione del senso del tempo, senza dimenticare la perdita di determinate abitudini rimaste fino a quel tempo assodate.
Nello specifico i sintomi della demenza senile si manifestano quando almeno due delle funzioni mentali sopracitate risultano essere in qualche modo significativamente compromesse. In ogni caso, se da una parte la perdita della memoria potrebbe non essere legata ad alcuna forma di demenza, dall’altro lato problemi di memoria a breve termine potrebbero essere il preludio di questa patologia.
Ed è forse proprio per questo motivo, che il periodo più complicato potrebbe essere proprio quello iniziale. Questo perché ci si trova in una situazione nella quale si deve fare i conti con tutta una serie di cambiamenti che potrebbero arrivare a peggiorare. Quella che potrebbe all’inizio sembrare una “banale” dimenticanza, potrebbe diventare qualcosa di più fino a diventare una condizione invalidante che porta la persona a vivere in una condizione di completa dipendenza.
Ecco dunque alcuni semplici consigli su come accudire un anziano con demenza seniile, per non farsi trovare impreparati.
1 – Armati di pazienza
La prima regola d’oro è quella di armarsi di tanta buona pazienza e volontà. Specie quando la persona anziana perderà gradualmente la perdita del linguaggio e della memoria, può essere naturale che non sappia come rispondere o che molto banalmente non comprenda ciò che gli stai dicendo. Evita quindi di pronunciare parole difficili e parla lentamente in modo da accompagnare dolcemente l’anziano verso ciò che gli vuoi comunicare, anche attraverso dei gesti o dei semplici sguardi. Ricorda che il rischio di innervosirsi è sempre dietro l’angolo. Pertanto cerca di mantenere la calma e comincia letteralmente a camminare insieme alla persona anziana anche solo con il pensiero. Cerca al contempo di non strafare e assicurati che la qualità del suo sonno sia buona.
2 – Allena la mente
Proprio come quando un atleta si allena per le Olimpiadi, anche la persona anziana va educata costantemente al movimento e all’attività fisica. Questo perché permette alla persona non solo di mantenere una buona capacità dei muscoli e delle articolazioni, ma anche di scaricare energie, tensione e soprattutto lo stress che, se non correttamente gestito, può tramutarsi in disturbi del sonno. Non è necessario fare esercizi complicati. È sufficiente fare anche solo una o due passeggiate, meglio se all’aria aperta.
3 – Presta cura e attenzione agli spazi
Altro aspetto da non sottovalutare è quello di rendere lo spazio il più possibile adatto alle nuove esigenze dell’anziano. Togli ogni possibile ingombro ed evita che ci siano oggetti per terra che potrebbero causare traumi e cadute. Fa in modo che lungo le scale, in bagno e quanto altro vengano installati corrimano e maniglie che aiutino la persona a muoversi in modo tale che possa trovare degli appoggi stabili e sicuri. Non ultimo evita che l’anziano venga spostato da un ambiente ad un altro repentinamente. Ricorda, che l’anziano affetto da demenza senile ha bisogno di certezze e di punti di riferimento, pertanto ogni esigenza dovrà essere soggetta alla ricerca di stabilità.
La depressione senile, cos’è
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Ad affiancare la demenza senile troviamo la depressione senile ossia una patologia che si sta diffondendo sempre più tra i soggetti di età superiore ai 65 anni. Per certi aspetti la depressione comune non si differenzia di molto da quella che si sviluppa in età “senile”. Tra i sintomi più comuni della depressione senile troviamo l’ansia, l’apatia, la tendenza a formulare pensieri suicidi, la distimia (o anche depressione neurotica) e la depressione acuta. Non ultimo un anziano che è affetto da demenza senile spesso tende a sottovalutare ciò che succede attorno a lui, attribuendone il più delle volte poca importanza. Conseguenza di ciò è che l’anziano di turno tende a mascherare il disagio provato.
Come possiamo gestirla al meglio?
Relazionarsi e doversi trovare a gestire una persona con depressione senile non è affatto semplice, tuttavia potrebbe rivelarsi non impossibile, a patto che si seguano piccole e semplici accortezze ad iniziare dalla prima regola d’oro cioè fare in modo che l’anziano faccia delle attività che non gli arrechino stress. Altrettanto fondamentale è evitare di perdere la pazienza. Ricorda che si tratta di persone che difficilmente hanno modo per liberare la propria valvola di sfogo. Non ultimo cerca sempre di essere un valido supporto per chi ti sta accanto e cerca di assecondarlo nei propri desideri. In ogni caso è bene affidarsi ad uno psicologo della terza età. Gli ultimi anni della vita di una persona sono sempre i più delicati, sia per il diretto interessato che per quelli che gli stanno attorno. Avvalersi della giusta rete di supporto vi aiuterà ad accompagnare il vostro familiare in questo percorso nel modo migliore possibile.