È la prima domanda che tutte le persone che si affidano a Badaben, ci rivolgono per
capire cosa li aspetta…
Etica e trasparenza per noi non sono solo parole ma, nonostante i piccoli errori che
possono sempre capitare, cerchiamo di offrire alla famiglia il massimo grado di
collaborazione, professionalità e affidabilità.
Di seguito, i “nostri” 9 passi, i primi di un lungo percorso di collaborazione, per il
benessere dei nostri assistiti.
1) Primo Contatto
Nel primo contatto, che può avvenire tramite una video chiamata o “in presenza”, la famiglia espone sommariamente le esigenze, si raccolgono le prime indicazione sul cosiddetto “perimetro di servizio” e ci si confronta sulle modalità di erogazione del servizio.
2) Preventivo
Successivamente, viene redatto il preventivo, sulla base si quanto richiesto dalla famiglia, magari fornendo indicazioni su alcuni servizi “utili” e complementari, come ad esempio la sostituzione dell’assistente familiare nei momenti di riposo o in caso di malattia, ferie ecc.
3) Accettazione Preventivo
Una volta che la famiglia accetta il preventivo, viene redatto il mandato per la ricerca del personale e vengono avviate le attività “propedeutiche”. In caso di richieste urgenti, le prime cinque fasi del servizio vengono concentrate in un unico momento.
4) Colloquio con l’addetto alla selezione
E’ un po’ il centro di tutta la nostra attività. Il gruppo Badaben ha scelto di affidare la selezione dei candidati a personale specializzato, che abbia alle spalle un percorso di studi orientato ai servizi alla persona (psicologi o Laureati in materie umanistiche con un percorso di studi che contempli qualche elemento di psicologia) perché crediamo che talli competenze possano offrire alla famiglia, ma soprattutto alla persona assistita, la massima garanzia di professionalità e quindi la miglior qualità assistenziale possibile. Riteniamo inoltre che, spesso, il caregiver (il familiare che si occupa di una persona non autosufficiente) abbia bisogno di un aiuto “qualificato” nella scelta di chi lo affiancherà nel gravoso compito di cura.
5) Selezione dell’AF
Selezionare un’assistente familiare, una colf, un maggiordomo o una governante, è un’attività estremamente delicata che ha implicazioni “tecniche” (competenze dei candidati, disponibilità logistica ecc.) ma anche “caratteriali” in quanto il rapporto di lavoro domestico si fonda sulla fiducia e “sull’alchimia caratteriale”. Molti sono i fattori da valutare e molte le variabili che entrano in gioco.
6) Presentazione dell’AF
Un’attività molto importante, che si svolge sempre in presenza, durante la quale i tutor Badaben “guidano” i primi passi della collaborazione tra famiglia e assistente familiare. È un momento molto delicato, che richiede la collaborazione di tutte le parti in causa perché il servizio parta sempre “con il piede giusto”.
7)Avvio di un periodo di conoscenza/valutazione
La collaborazione tra Assistente Familiare e Famiglia, inizia con un periodo di durata variabile, stabilita normalmente dalla famiglia (in genere da 5 a 15 giorni al massimo). In questo periodo, si valutano le competenze e le caratteristiche caratteriali del lavoratore, così come esso valuta se il lavoro proposto è in linea con le proprie aspettative. Qualora uno dei due dovesse dare parere negativo alla collaborazione, si procede alla presentazione di un nuovo candidato. Dopo la conferma di entrambe le parti, invece si procede con l’assunzione “definitiva” del lavoratore.
8)Assunzione secondo CCNL lavoro domestico
L’assunzione del lavoratore secondo quanto previsto dal CCNL per il lavoro domestico, sancisce l’avvio “ufficiale” della collaborazione tra l’assistente familiare e l’assistito (e la sua famiglia). Ovviamente i tutor Badaben si occuperanno di tutto, unico compito della famiglia è fornire tempestivi riscontri sull’andamento dell’assistenza.
9)Attività di tutoraggio
Come già accennato, ogni famiglia può contare sulla presenza di un tutor che è sempre a disposizione per qualsiasi necessità di informazione o intervento.