Badante convivente
Una volta che ci rendiamo conto di aver bisogno di una badante che ci aiuti ad occuparci di un nostro caro anziano o malato, è necessario decidere per quante ore al giorno abbiamo bisogno di assistenza e, soprattutto, se vogliamo che la lavoratrice domestica si trasferisca nella casa dell’assistito. Si tratta di una scelta importante: aprire le porte della propria casa ad una sconosciuta non è semplice, significa accettare che questa occupi uno spazio intimo e privato, accedendo alla nostra sfera familiare. Naturalmente, l’assunzione di personale qualificato ed esperto rende la transizione molto più semplice per tutte le parti coinvolte. Una brava badante infatti è in grado di fornire assistenza continuando comunque a rispettare la privacy dell’individuo e della sua famiglia.
Principali motivi per assumere una badante convivente
Partendo dal presupposto che nessuna persona può lavorare 24 ore al giorno, e che quindi è imperativo che gli orari di lavoro della badante siano rispettosi della normativa vigente, ci sono un sacco di ottime ragioni per assumere una badante convivente.
- La badante garantisce la sicurezza dell’anziano che assiste. Infatti, nonostante le sue ore di lavoro effettive non possono mai sforare le 54 settimanali (+ 6 di straordinario), la sua presenza in casa ci assicura che ci sia qualcuno a vegliare sul nostro congiunto mentre siamo via. Dalle piccole dimenticanze che possono risultare pericolose (come scordarsi di chiudere bene a chiave la porta), alle visite di estranei a casa, la badante è presente per assicurarsi che non succeda niente di grave. Inoltre, avere una persona che passa la notte nella casa con loro dà agli anziani un forte senso di sicurezza. In una società in cui siamo sempre presi da mille impegni, la certezza che ci sia qualcuno a tenere in mano le redini della situazione e a curare tutti i piccoli aspetti del quotidiano non solo aiuta a mantenere la serenità dell’anziano, ma consente anche a noi di dormire sonni tranquilli, consapevoli che i nostri genitori non sono lasciati da soli.
- La badante convivente è presente in caso di emergenza. La nostra lavoratrice domestica, essendo a casa tante ore al giorno, soprattutto durante quelle notturne, è nella posizione ideale per accorgersi di eventuali situazioni problematiche. Ad esempio, se un anziano cade non sempre riesce ad alzarsi da solo e, se non ha un telefono vicino, non ha nemmeno modo di chiamare i soccorsi o comunque qualcuno che lo possa aiutare. Una badante convivente, che lascia la casa dell’assistito per un paio d’ore al giorno, normalmente finché egli riposa, può aiutare l’anziano e, se necessario, chiamare tempestivamente i soccorsi. Anche se, ovviamente, si spera sempre che non succeda nulla di grave, è bene avere un piano di riserva che garantisca la sicurezza dei nostri cari in tutte le situazioni possibili.
- Una badante convivente è in grado di stabilire un legame di forte familiarità con l’assistito. La convivenza, e lo stretto contatto umano che essa rende inevitabile, rendono molto più semplice creare un legame quasi familiare, basato sulla stima reciproca, fra la lavoratrice e l’utente. Questo rapporto umano non è da sottovalutare, in quanto garantisce che l’anziano continui a coltivare la sua dimensione sociale, che con il passare degli anni tende a ridursi sempre di più. Il sostegno psicologico che l’anziano ottiene in questo modo non è da sottovalutare: la presenza di persone con cui parlare e interagire durante la giornata mantiene attiva la mente dell’assistito, impedendogli di isolarsi dal mondo. La compagnia di un’altra persona in casa, oltre a far sentire gli utenti meno soli, può sopperire alla mancanza di persone care al proprio fianco. Questo aspetto è forse il più importante e quello che richiede maggiori competenze da parte dell’assistente familiare, ma anche il più difficile da verificare per chi fa la selezione. Per questo è bene affidarsi a degli esperti per la ricerca e selezione del personale domestico.
- Nel caso di anziani non autosufficienti o di malattie gravi la badante convivente è indispensabile per fornire le cure necessarie. Per alcune persone essere lasciati soli anche solo durante le ore notturne può rivelarsi estremamente pericoloso. Quando un anziano abbia bisogno dell’aiuto di qualcuno anche solo per alzarsi dal letto è impensabile lasciarlo solo per lunghi periodi. Una badante convivente dà ai figli la sicurezza di avere una presenza continua in casa, qualcuno a cui l’utente possa rivolgersi in ogni momento. La convivenza infatti evita tutto l’impaccio, ad esempio, di raggiungere la casa del proprio genitore di corsa perché siamo stati chiamati nel cuore della notte.
- La badante convivente garantisce che l’ambiente domestico sia sempre tenuto in condizioni dignitose. Nonostante le pulizie domestiche possano essere affidate anche a persone non conviventi (che magari vengono solo per qualche ora a settimana), a volte non basta per garantire che la casa dell’anziano sia sempre mantenuta in condizioni ottimali. I piccoli incidenti domestici che a noi appaiono normali possono rappresentare un grave problema per le persone che non sono più in grado, ad esempio, di chinarsi per pulire qualcosa che è stato rovesciato sul pavimento. Anche se la lavoratrice domestica ha delle ore lavorative ben definite entro le quali è suo compito occuparsi della casa, nel caso di piccoli imprevisti, una badante convivente può intervenire tempestivamente, evitando così che un piccolo pasticcio diventi un problema più serio.
Una badante convivente è quindi una risorsa utilissima sia per gli anziani o i malati che per i loro cari, che per varie ragioni non se ne possono occupare per tutto l’arco della giornata. Questi sono solo cinque dei motivi che possono spingere una famiglia a optare per una lavoratrice domestica che si trasferisca dall’anziano, ma ce ne sarebbero molti altri.
Altre solide motivazioni per assumere una badante convivente
Ogni famiglia valuta la situazione in base alle sue esigenze specifiche e alla volontà dell’anziano da assistere, e i tutor Badaben possono aiutarti a compiere la scelta più appropriata. Accettare un’altra persona nella nostra casa non è facile, ma può rivelarsi essere una grande opportunità di crescita reciproca. Una soluzione ideale per alleviare le ansie degli anziani e per rasserenare al tempo stesso i figli. Essere troppo impegnati per garantire assistenza ai propri genitori non è una colpa e non c’è niente di male nel delegare le incombenze quotidiane ad altre persone, riuscendo in questo modo, una volta che le commissioni e le faccende sono state sbrigate, a passare del tempo di qualità con i nostri genitori.
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